• hospitality
    • L’attico con l’orto – Casa Vacanze
    • A tre minuti dal lago
  • bookshop
    • Vivi Varese – 40 imperdibili gite alla scoperta della provincia
    • Vivi Lago Maggiore – 40 imperdibili gite
  • Going Local
  • Real estate
Menu
  • hospitality
    • L’attico con l’orto – Casa Vacanze
    • A tre minuti dal lago
  • bookshop
    • Vivi Varese – 40 imperdibili gite alla scoperta della provincia
    • Vivi Lago Maggiore – 40 imperdibili gite
  • Going Local
  • Real estate
  • hospitality
    • L’attico con l’orto – Casa Vacanze
    • A tre minuti dal lago
  • bookshop
    • Vivi Varese – 40 imperdibili gite alla scoperta della provincia
    • Vivi Lago Maggiore – 40 imperdibili gite
  • Going Local
  • Real estate
Menu
  • hospitality
    • L’attico con l’orto – Casa Vacanze
    • A tre minuti dal lago
  • bookshop
    • Vivi Varese – 40 imperdibili gite alla scoperta della provincia
    • Vivi Lago Maggiore – 40 imperdibili gite
  • Going Local
  • Real estate

A chi ti dice che per visitare una mostra d’arte devi andare altrove. A chi ti racconta che non ci sono mostre interessanti a Varese. Ecco. Villa Menafoglio Litta Panza fa la differenza.

Sede di mostre a respiro internazionale, e di una mostra permanente di arte minimalista e ambientale, Villa Panza coniuga l’eleganza e lo sfarzo della villa settecentesca con collezioni d’arte contemporanee e concettuali.

La Villa si si trova sul colle di Biumo Superiore. Domina la città di Varese, circondata da 33.000 mq di parco all’italiana finemente curato con piante e fiori. Nel 1996 la Villa venne donata al FAI (Fondo Ambiente Italiano) e, dopo numerosi interventi di restauro, nel 2000 sia la collezione che la Villa furono aperte al pubblico.

La Villa fu edificata nel settecento come casa di campagna dal marchese Paolo Antonio Menafoglio, venne ceduta a Pompeo Litta Visconti Arese a inizio Ottocento, che incaricò l’architetto Luigi Canonica di ampliarla (vennero costruite le scuderie e ampliato il fabbricato), e negli anni trenta del secolo scorso l’architetto Piero Portaluppi si occupò della costruzione della serra e della collinetta con il tempietto.

L’attuale destinazione d’uso è dovuta al conte Giuseppe Panza, collezionista milanese che prese possesso e dimora nella villa, e, dagli anni cinquanta del secolo scorso, iniziò a collezionare opere d’arte contemporanea internazionale (soprattutto americana). Nel percorrere le sale della Villa colpiscono due elementi: la luce e lo spazio.

Le scelte di allestimento valorizzano la perfetta armonia fra interno ed esterno, e fra antico ed arte moderna. Puoi ammirare oltre 150 opere di artisti americani, preziose raccolte di arte africana e precolombiana, ed opere di luce.

L’ala dei rustici della Villa ospita una galleria di opere d’arte ambientale site specific (tra cui le opere di Dan Flavin, Robert Irwin e James Turrell).

La Villa si propone come luogo esperienziale, fruibile al pubblico, come lo stesso Giuseppe Panza condivise in un’intervista al Sole 24 Ore nel 2009: “Una collezione è una storia, un progetto culturale e poi è sempre stato forte il desiderio di rendere le opere accessibili a tutti, è la funzione dell’arte, finché rimane in una casa serve poco.” Parole preziose, grazie.

A cura di BP, una milanese a Varese

 

 

Se desideri pernottare a Varese ti suggeriamo

 

L’attico con l’orto – Casa Vacanze

 

Redazione
Redazione