Oggi ci dedicheremo alla storia, in particolar modo a quella del ‘900, con le dueguerre mondiali che hanno segnato in modo profondo questa parte del varesotto. A
Cassano Valcuvia ha aperto da pochi anni un Centro Documentale che attraverso documenti storici e strumentazioni interattive ci permette di rivivere gli avvenimenti del recente passato. Si parte dal primo conflitto bellico con tre sale dedicate alla Linea di difesa Frontiera Nord, meglio nota come “Linea Cadorna”, complesso di fortificazioni difensive che vennero realizzate sul confine italo-svizzero in Lombardia e Piemonte tra il 1911 e il 1916.
Il fronte sarebbe dovuto servire nel caso in cui le truppe austroungariche avessero invaso la Svizzera per poi scendere in Italia: nulla di ciò avvenne e le
trincee rimasero quindi inutilizzate.
Un’altra sala racconta invece quanto successe durante la seconda guerra mondiale: in questo caso purtroppo lo spargimento di sangue non fu evitato. È la storia della Battaglia del San Martino, che nel novembre ’43 vide un gruppo di partigiani contrapporsi all’esercito nazifascista. Furono una cinquantina in totale le vittime.
Una strada carrozzabile conduce proprio in vetta al San Martino, dove possiamo soffermarci davanti al sacrario che ricorda la tragedia. Poco distante si trova una chiesetta, edificata nel dopoguerra al posto della precedente, che venne bombardata dalle truppe naziste.
La cima è molto panoramica: lo sguardo spazia dal Lago Maggiore fino al Campo dei Fiori e alla pianura. Il San Martino è raggiungibile da Cassano anche
attraverso un percorso nel bosco che permette di osservare da vicino i manufatti della Linea Cadorna.
Ci spostiamo quindi a Montegrino Valtravaglia, tranquillo centro situato in collina, dal paese un comodo sentiero porta alla chiesetta medievale di San Martino. Salendo verso i Sette Termini si trova invece un piccolo laghetto con area giochi. Anche in questa zona sono numerosi i resti di fortificazioni