Monsignor Luigi Panighetti reciterà sul sagrato della Basilica Di San Vittore la preghiera per Varese e benedirà la città.
I riti della Settimana Santa, rispettando le indicazioni per contenere la pandemia in atto, vengono celebrati senza “concorso di popolo”, anche se è forte da parte dei sacerdoti il desiderio di far sentire la propria vicinanza ai fedeli.
Proprio far sentire questa vicinanza nella preghiera, finita la funzione del Venerdì Santo, prevista alle 15, il Prevosto di Varese si affaccerà dal portone della Basilica di San Vittore reggendo tra le mani la reliquia della Santa Croce.
Reciterà poi un’invocazione tratta dall’Orazione pronunciata da san Paolo VI al Calvario il 4 gennaio 1964.
«La preghiera esprime il ricordo affettuoso per ciò che Cristo ha fatto per ogni Uomo – dice il prevosto – con la sua Passione nonché la supplica, perché il nostro cuore si apra alla consolazione e alla forza che proviene dalla sua misericordia. La grazia di Gesù sostiene i vincoli di fraternità e ci rende più capaci di condivisione e vicinanza».
Dalla piazza vuota poi impartirà la benedizione rivolta a coloro che tanto hanno sofferto in queste difficili settimane di emergenza sanitaria, un momento di grande prova per tutto il mondo.
Un gesto estremamente significativo che nasce dal cuore della Città per raggiungere idealmente tutti coloro che la abitano e che ci lavorano, per chi è malato, per chi ci ha lasciato, per chi è impegnato in ambito sanitario, per chi s’impegna nel proprio lavoro e per chi opera per il bene comune.
Il breve momento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della Comunità Pastorale Sant’Antonio abate Varese e poi messo a disposizione sul sito www.santantonioabatevarese.it.