Al via dal 15 giugno i progetti del Comune in due scuole di Varese. Approvata la delibera che sostiene, con spazi e risorse, l’organizzazione delle attività anche da parte di altre realtà educative
Assessore Dimaggio: “Ampia offerta per andare incontro alle famiglie, ai genitori che lavorano, e per dare un’opportunità di socialità e gioco ai bambini e ragazzi”
Varese riparte dai bambini e dai ragazzi. Il 15 giugno infatti, sarà una data da segnare in calendario: quel giorno partiranno i centri estivi della città di Varese. Dopo tre mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, e dalla chiusura delle scuole, il Comune mette in campo tutte le risorse disponibili per riportare al centro i varesini più giovani e le loro famiglie.
Saranno due i progetti organizzati direttamente dal Comune che partiranno il 15 giugno in due diverse scuole di Varese: la Don Milani e la Don Papetti a San Fermo. Queste attività saranno rivolte ai bambini e bambine dai 3 ai 5 anni e andranno avanti fino al 30 luglio. I centri estivi comunali verranno svolti nel rispetto delle normative sia per quanto riguarda il rapporto bambini educatori, per la gestione degli spazi e le misure di sicurezza. Questi progetti hanno come obiettivo quello favorire i nuclei familiari composti da genitori lavoratori, le situazioni di fragilità educativa e l’inclusione.
“Varese riparte anche dai bambini e dai ragazzi – afferma l’assessore ai Servizi educativi Rossella Dimaggio – in queste settimane abbiamo pensato a loro per arrivare ad offrire opportunità di incontro, di gioco e di quella socializzazione negata in questi mesi di emergenza sanitaria. Abbiamo lavorato duramente come assessorato, in sinergia con tutte le realtà, per proporre una gamma di servizi e di occasioni che possano dare un po’ di normalità a questa estate diversa per tutti noi. Mantenendo però la salute come priorità assoluta. Per questo il Comune ha fatto da cabina di regia, costruendo un vero e proprio patto educativo con gli operatori pubblici e privati dell’educazione che sono la trama del tessuto della città. Anche in tempo di emergenza dunque, i servizi comunali si potenziano per venire incontro alle giuste esigenze di bambini e famiglie”.
Oltre ai centri estivi organizzati direttamente da Palazzo Estense, in queste settimane il lavoro dell’amministrazione è stato quello di mantenere la regia tra i diversi attori del mondo dell’educazione lavorando sostanzialmente su tre assi. Il primo prevede l’organizzazione dei centri estivi comunali nel rispetto delle normative di sicurezza. Il Comune ha deciso inoltre di mettere a disposizione gratuitamente tutti gli spazi comunali: scuole, palestre scolastiche, giardini, parchi e musei, per le diverse realtà che intendono realizzare progetti ludico creativi dedicati alle fasce di età dai 6 ai 17 anni. Infine l’amministrazione sosterrà i servizi estivi proposti dalle diverse realtà e dalle istituzioni religiose sia attraverso l’utilizzo degli spazi e sia con contributi economici in base a quanto verrà stanziato dal Governo per il progetto centri estivi. Questi obiettivi sono stati inseriti nella delibera approvata ieri dalla Giunta che stabilisce le linee guida per lo svolgimento delle attività ludico-ricreative estive.
“La nostra volontà è stata quella di allargare al massimo la partecipazione delle diverse realtà che operano a Varese, mettendo anche a disposizione spazi e risorse – afferma il sindaco Davide Galimberti – in modo da offrire un maggiore scelta alle famiglie e andare incontro alle esigenze dei genitori che hanno ripreso a lavorare”.
In queste ore è poi arrivata la conferma che diverse scuole paritarie e gli oratori di Varese attiveranno i centri estivi presso le loro strutture, in alcuni casi le attività verranno realizzate anche negli spazi comunali messi a disposizione dall’amministrazione.
Nei prossimi giorni verranno aperte le iscrizioni ai centri estivi comunali. Per quanto riguarda le attività organizzate dalle diverse realtà educative, appena verranno definiti i dettagli di svolgimento, gli elenchi verranno comunicati sui siti del Comune.