Nelle scorse settimane vi abbiamo parlato di SNOQ Varese e delle sue attività.
Oggi vi proponiamo un altro documento che spiega le finalità dell’associazione, con particolare riferimento al tema dell’istruzione.
Il “Gruppo Formazione” di SNOQ Varese, formato da donne che operano a vario titolo nel mondo della scuola, dell’informazione e della formazione permanente, ha condiviso riflessioni ed esperienze sull’importanza dell’educazione di genere quale strumento fondamentale per una rivoluzione culturale; per incentivare il rispetto e la valorizzazione delle differenze, con una particolare attenzione alle differenze di genere come chiave di interpretazione della realtà per combattere gli stereotipi e le discriminazioni.
Nelle scuole italiane da anni ci sono buone pratiche per educare le nuove generazioni al rispetto delle diversità di genere, con progetti finalizzati a scardinare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere donne e uomini. Stereotipi secondo i quali, ad esempio, le donne sarebbero destinate a svolgere certe mansioni legate alla cura dei figli, degli anziani e della casa, e gli uomini invece dediti al lavoro che produce reddito.
In molte regioni italiane si tengono corsi che coinvolgono insegnanti e studenti nella lettura del linguaggio dei media, per fornire strumenti critici per non subire condizionamenti e rappresentazioni mirate sui generi. Progetti che dovrebbero coinvolgere tutte le scuole italiane perché, come ha recentemente dichiarato la Presidente della Camera Laura Boldrini, «il rispetto si impara a scuola. Mi auguro che il ministero dell’Istruzione consideri l’ipotesi di far divenire le questioni di genere oggetto di insegnamento».
L’occasione per questa dichiarazione è stata offerta dall’evento di qualche giorno fa in piazza Montecitorio, dove mille studenti hanno partecipato al progetto «15 22», una grande installazione contro la violenza sulle donne e per un’educazione al rispetto dei generi voluta proprio dal Ministero dell’Istruzione.
Nel nostro paese gli stereotipi di genere sono ancora presenti e per contrastarli occorre una volontà politica e una “rivoluzione culturale” sostenuta dalle nuove generazioni attraverso l’educazione al rispetto dei generi.
Nelle scuole di Varese, negli ultimi anni, sono stati realizzati diversi progetti, contattando circa tremila studenti che hanno riflettuto sulle questioni legate alle tematiche di genere. Molto, però, resta ancora da fare, e l’azione non si può fermare ad una sola generazione di studenti.
SNOQVarese vuole contribuire a tenere alta l’attenzione sui problemi legati alla discriminazione di genere, all’emancipazione femminile, alle quote rosa, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, al dramma del femminicidio. Problemi che esistono anche sul nostro territorio, e che potranno avvicinarsi ad una soluzione solo con azioni ad ampio respiro, capaci di guardare verso il futuro. La formazione e l’educazione alla differenza di genere e al rispetto di queste differenze rafforzerà nelle donne la coscienza di sé e negli uomini la capacità di vivere accanto alle donne in serenità, con la capacità di confrontarsi nel rispetto reciproco, combattendo l’insicurezza di fondo da cui nascono i drammi dell’incomprensione.