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Il vostro bambino vede bene? per saperlo…
Nell’ambito della visita,l’ oculista dopo la valutazione dell’acuità visiva, può richiedere, soprattutto nei bambini la valutazione dell’ortottista per approfondire eventuali problemi inerenti l’equilibrio muscolare degli occhi come la ricerca di eventuali ambliopie, di alterazioni della motilità oculare, di strabismo ed infine di squilibri sensoriali.
L’ ortottista (dal greco orthos=diritto optein=vedere), mediante particolari esami è in grado infatti di determinare alterazioni funzionali dell’equilibrio dei movimenti oculari.
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IMPORTANZA DELLE LENTI A CONTATTO NELLO SPORT!
Potenziare le capacità percettive della visione, durante la pratica di un’attività sportiva, permette agli atleti professionisti ed amatoriali di migliorare sensibilmente le loro prestazioni.
Oggi, chi fa attività fisica ed ha bisogno di una correzione della vista, perché affetto da miopia, astigmatismo o altri disturbi visivi, oltre ai comuni occhiali, può contare sull’uso delle lenti a contatto. Siccome i disturbi visivi e le esigenze variano da persona a persona, a seconda del luogo, della durata e del tipo di attività fisica praticata, occorre avere un approccio molto individuale sull’argomento.
Preferire le lenti a contatto agli occhiali presenta diversi vantaggi: garantiscono una maggiore sicurezza negli sport di contatto, sono indipendenti dagli sbalzi di temperatura e regalano all’atleta un campo visivo più ampio.
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In gioventù la capacità di adattare la visione ad ogni distanza è molto sviluppata: la distanza di lettura normalmente è 35-40 cm, i bambini possono vedere oggetti nitidamente fino ad una distanza di 2-3 cm dal naso. Crescendo, il cristallino perde l’elasticità e diminuisce la capacità di variare il potere finché all’età di 40-45 anni la capacità di focalizzare da vicino diventa impossibile. E’ normale osservare come verso i 45 anni vi sia una tendenza generale ad aumentare la distanza dal testo di lettura.
A volte i sintomi di una presbiopia incipiente si manifestano con stanchezza oculare, nervosismo e rossore oculare e sono più frequenti la sera, mentre al mattino, con occhi riposati, è spesso ancora possibile la lettura. Il rimandare l’uso degli occhiali, quando già i sintomi di presbiopia sono manifesti, non fa che mantenere il presbite in uno stato di insicurezza e di affaticamento. E’ quindi bene prendere coscienza per tempo del sopraggiungere di questo difetto visivo e per tempo porvi rimedio.
Le lenti, tecnicamente ed esteticamente valide, dovrebbero essere impiegate fin dal primo insorgere della presbiopia. Anche le lenti monofocali premontate possono essere comode per brevi impieghi.
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Proteggere occhi e vista:è bene iniziare da bambini!!
La prima visita oculistica viene generalmente effettuata a tutti neonati prima che vengano dimessi dai reparti di maternità, con la ricerca del riflesso rosso, spia dello stato di salute del fondo dell’occhio. In seguito, dai 9 mesi fino all’adolescenza, la salute degli occhi deve seguire un programma di controlli che il pediatra indicherà in base alle esigenze del bambino come, ad esempio, cover test e screening dell’ambliopia, finalizzati alla scoperta del temuto “occhio pigro”.
“È fondamentale prendersi cura di questo bene prezioso che è la vista – sostiene Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) – iniziando con un’adeguata prevenzione fin dalla prima infanzia e proseguendo con controlli periodici per tutta la vita”.